Tra le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2019 anche il Bonus per l’acquisto o adattamento di Registratori di Cassa
Da luglio 2019 e da gennaio 2020 scatta l’obbligo per i soggetti non obbligati all’emissione della fattura elettronica di memorizzare e trasmettere telematicamente i corrispettivi.
Il decreto legge 119 del 2018 (Legge di Bilancio) ha difatti modificato il decreto legislativo 127 del 2015, intervenendo nei confronti dei soggetti di cui all’articolo 22 della legge Iva DPR 633 del 1972, introducendo l’obbligo di memorizzazione elettronica e inviao telematico all’Agenzia delle Entrate.
Ma quali sono questi soggetti?
Si tratta in buona sostanza dei commercianti al minuto, nonché di coloro che effettuano prestazioni alberghiere e somministrazioni di alimenti e bevande in pubblici esercizi, mense aziendali o mediante apparecchi di distribuzione automatica. Per la lista completa dei soggetti operanti nel “Commercio al minuto e attività assimilate” si rimanda all’ art.22 DPR 633/72
Ma torniamo al Bonus Registratori di Cassa e al decreto legge 199 del 2018.
Con la modifica al decreto legislativo 127 del 2015 è stato quindi introdotto l’obbligo di memorizzazione elettronica ed invio telematico dei corrispettivi per i soggetti sopra indicati, scaglionando però l’entrata in vigore dell’obbligo:
a partire dal primo luglio 2019 per tutti i soggetti che risultano avere un volume d’affari superiore a 400 mila euro
a partire dal primo gennaio per i soggetti che non risultano avere un volume d’affari superiore ai 400 mila euro
Allo scopo di agevolare, nel 2019 e nel 2020, l’acquisto o l’adattamento degli strumenti necessari per la memorizzazione e la trasmissione dei dati dei corrispettivi giornalieri da parte degli esercenti commercio al minuto (e attività assimilate), la Legge di Bilancio 2019 ha previsto la concessione di un contributo pari al 50% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 250 euro, in caso di acquisto, e di 50 euro in caso di adattamento, per ogni strumento.
Il bonus è riconosciuto sotto forma di tax credit e per consentirne l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24, con la risoluzione n. 33/E del 1° marzo 2019, è stato appositamente istituito il codice tributo “6899”.