Il 2020 è stato un anno particolarmente difficile per tutti noi e non vorremo certo darvi ulteriori brutte notizie!
Tuttavia, vogliamo richiamare la vostra attenzione su alcuni importanti cambiamenti in ambito bancario da gennaio 2021 che recepiscono il Regolamento europeo relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (articolo 178 del Reg. UE n. 575/2013).
Le nuove regole europee in materia di classificazione dei debitori in “default” (ovvero, in stato di inadempienza di un’obbligazione verso la banca) stabiliscono criteri e modalità più stringenti rispetto a quelli finora adottati dagli intermediari finanziari italiani.
I criteri sono più stringenti rispetto a quelli finora adottati in quanto, in base alla nuova normativa, l’impresa viene classificata in default se, per oltre 90 giorni consecutivi, supera le seguenti soglie:
- euro 100 per le esposizioni al dettaglio (PMI e persone fisiche);
- euro 500 per le altre esposizioni.
In generale, la classificazione dell’impresa in stato di default, anche in relazione ad un solo finanziamento, comporta il passaggio in default di tutte le sue esposizioni nei confronti della banca.
Possiamo sintetizzare il tutto asserendo che è sufficiente a determinare lo stato di default di tutte le esposizioni anche solo uno sconfinamento di conto corrente di 100 euro per oltre 90 giorni che rappresenti più dell’1% del totale delle esposizioni verso la banca.
Risulta quindi di fondamentale importanza per le imprese conoscere le nuove regole al fine di non rischiare di essere classificate in default anche per importi di modesta entità.
Altra importante novità riguarda la mancata possibilità di compensare gli importi scaduti con altre linee di credito non utilizzate dallo stesso debitore, in altre parole la banca dovrà considerare l’impresa in default anche qualora avesse linee di credito non utilizzate disponibili.
Al superamento delle due soglie (90 giorni consecutivi e importo di 100 euro per PMI e persone fisiche oppure 90 giorni e 500 euro per le altre esposizioni) scatterà la segnalazione alla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia e l’imprenditore diventerà automatica un cattivo pagatore per un periodo di almeno 3 mesi.
Con le nuove regole UE – che le banche applicheranno a partire dal 1° gennaio 2021 – si stabilisce che:
– per le imprese, per “arretrato rilevante” deve intendersi un ammontare superiore a 500 euro (relativo a uno o più finanziamenti) che rappresenti più dell’1% del totale delle esposizioni dell’impresa verso la banca;
– per le persone fisiche e le piccole e medie imprese con esposizioni nei confronti della stessa banca di ammontare complessivamente inferiore a 1 milione di euro, l’importo dei 500 euro è ridotto a 100 euro.
Sono le stesse banche, nelle pagine dei loro siti internet, a dichiarare che questa nuova disciplina europea della classificazione dei debitori in default e pertanto, ritenendo di fare cosa gradita vi inseriamo i link di alcuni istituti di credito perché possiate consultarli:
Nuove Regole di definizione di Default (unicredit.it)
Le nuove regole di definizione di default – Gruppo Banca Carige (gruppocarige.it)
Nuova Definizione di Default – Banca Ifis
SE IL CONTO È IN ROSSO | Banca Etica
Norme-classificazione-debitori (bnl.it)
Un articolo di eri del sole 24 ore riportava come le associazioni delle imprese abbiano richiesto alle istituzioni europee di intervenire con una serie di alleggerimenti volti a sostenere le imprese in questi periodi di difficoltà.
Per adesso quello che possiamo consigliarvi è:
- Controllare di frequente il saldo dei conti correnti e delle carte di credito;
- Verificare i contratti attualmente sottoscritti con gli istituti bancari e le loro soglie;
- Controllare eventuali rapporti cointestati non gestiti in prima persona;
- Rispettare le scadenze contrattuali.
Come sempre lo studio è a disposizione per eventuali chiarimenti.
Approfondimento a cura della Dott.ssa Laura Carinci